Che Natale ci aspetterà? Mancano solo 43 giorni, ma quest’anno sarà diverso da tutti gli altri, dovremo stare attenti ai pienoni nei negozi, niente giocate a carte con gli amici, niente visite a parenti lontani (che poi si vedono giusto in questa occasione!), niente mercatini di Natale. Il 2020 è stato un anno molto difficile e per tanti di noi il Natale avrà un sapore diverso. Le sensazioni di incertezza e disorientamento che ci portiamo dietro da Marzo continuano a far parte delle nostre vite.
Ma nonostante ciò anche quest’anno a Natale penseremo a regali e pensierini da fare. Fare un regalo è sempre un’azione gradita, a chi lo fa e a chi lo riceve. Nel mondo consumistico e globalizzato di oggi è però sempre più complicato trovare la particolarità, la ricercatezza e l’unicità in un regalo. Non pensiamo mai a fare della beneficenza come dono per i nostri cari, ritenendo che siano necessarie ingenti somme di denaro. È proprio per questo motivo che molte organizzazioni Onlus come ad esempio Medici Senza Frontiere hanno provveduto alla creazione dei Regali Solidali. Ma prima di dirvi cosa sono i regali solidali voglio parlarvi di Medici Senza Frontiere e del loro impegno a livello mondiale.
Medici Senza Frontiere, l’impegno e i progetti in Italia
Medici Senza Frontiere (MSF) è un’organizzazione internazionale non governativa, fondata il 22 dicembre 1971 a Parigi da un gruppo di medici e giornalisti a seguito di una drammatica guerra in Biafra. L’organizzazione porta soccorso sanitario e assistenza medica nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito. Nel 1999 riceve il Nobel per la Pace “in riconoscimento del lavoro umanitario pionieristico realizzato in vari continenti”. La sezione italiana è stata fondata nel 1993.
Medici Senza Frontiere ogni giorno cura migliaia di persone in tutto il mondo colpite da conflitti, epidemie, catastrofi naturali ed escluse dall’assistenza sanitaria. In questi mesi i loro infettivologi, epidemiologi, anestesisti, infermieri e logisti sono in azione per supportare la risposta alla diffusione del Covid-19.
Ad oggi 12 novembre 2020 si contano più di 50.810.763 casi confermati di Coronavirus nel mondo dall’inizio della pandemia. Medici Senza Frontiere ha dato il suo aiuto per fermare il Coronavirus non solo in Italia, ma anche in altri 70 Paesi: dalla Spagna alla Siria, dal Belgio allo Yemen, il loro obiettivo è fermare il contagio.
In Italia Medici Senza Frontiere ha fatto tantissimo, e di seguito vi elenco alcuni dei progetti finalizzati per farvi rendere conto della loro importanza e del loro impegno.
Sono partiti, ovviamente, dagli ospedali della Lombardia, dove è partita la diffusione del virus, per proteggere il personale e i pazienti adottando misure di prevenzione del contagio acquisite in epidemie di Ebola, morbillo o colera.
Il modello di intervento si è concentrato su due aspetti fondamentali: da un lato la protezione degli ospedali e degli operatori sanitari dal rischio di contagio, dall’altro una serie di importanti attività sul territorio (attraverso la telemedicina, con i medici di base) per ridurre a monte il numero di pazienti e lasciare agli ospedali solo i casi più gravi.
I progetti Covid-19 sono iniziati in Italia l’8 marzo 2020 con il supporto al Sistema Sanitario Nazionale nelle attività di assistenza, prevenzione e controllo delle infezioni in tre ospedali (Lodi, Codogno e Sant’Angelo Lodigiano), affiancando le équipe mediche e infermieristiche nel fronteggiare l’emergenza.
Hanno offerto formazioni anche ad associazioni di volontariato che lavorano con i migranti e con i senza fissa dimora, al personale di supermercati e aziende e a rappresentanti delle forze dell’ordine.
Nel carcere di San Vittore e in altre carceri italiane, sono intervenuti per proteggere i detenuti, gli agenti di Polizia Penitenziaria e gli operatori sanitari dall’epidemia di Coronavirus. Sono state definite le procedure per l’ingresso dei nuovi detenuti e supportata l’implementazione dei protocolli sulla presa in carico di eventuali pazienti positivi nel reparto Covid-19 che si trova all’interno del carcere. Hanno inoltre rivisto tutti gli aspetti della vita quotidiana nel carcere, spesso gestiti dagli stessi detenuti, per evitare che il virus potesse trasmettersi.
Nella periferia sud-est di Roma, nell’ambito di un accordo con la ASL Roma 2 e in coordinamento con altre organizzazioni sanitarie che operano sul territorio urbano, hanno implementato un sistema di sorveglianza sanitaria attiva in diversi insediamenti informali e occupazioni abitative dove svolgono anche attività di promozione della salute e miglioramento delle condizioni igienico sanitarie.
A Lampedusa il team di MSF affianca le autorità sanitarie locali durante gli screening medici agli sbarchi nel rispetto delle misure anti-Covid
Perché scegliere dei regali solidali per Natale?
Il regalo solidale non è un semplice dono per un evento particolare, ma un aiuto concreto nei confronti di chi è meno fortunato di noi. I regali solidali rendono accessibile a tutti la beneficenza e chi sceglie un regalo solidale sa precisamente come saranno utilizzati i fondi raccolti.
I regali di Natale sono piccoli o grandi gesti d’affetto, scegliendo un regalo solidale il dono è sempre doppio, ma il valore è molto più grande. È un dono per chi lo riceve e diventa un dono anche per tutte quelle persone che non conosci, ma che grazie al loro gesto solidale potranno ricevere un aiuto concreto.
Con i regali solidali di Natale di Medici Senza Frontiere offriremo un aiuto concreto a tutte le persone che vengono assistite da loro ogni giorno.
Bastano pochi click: selezionate la categoria e il regalo, dall’abbigliamento solidale ai kit regalo per bambino, dai taccuini alle shopper, agli addobbi per un albero di natale solidale, scegliete e personalizzate i vostri regali di Natale con i bigliettini chiudi pacco!
Io ho scelto una T-shirt rosa corallo a manica corta con stampa del mondo e tanti timbri passaporto, è 100% jersey cotone, certificata biologica e Fairtrade. La t-shirt è prodotta da Armstrong Kinitting Mills, azienda tessile del sud dell’India che impiega 2.000 lavoratori. Segue elevati standard ambientali e garantisce ai propri lavoratori un salario dignitoso, assistenza medica, un ambiente lavorativo sicuro e formazione professionale.
Grazie ai fondi raccolti con questa t-shirt, ad esempio, verranno donate 9 tute protettive a infermieri, medici, infettivologi, anestesisti e a tutto il personale sanitario impegnato nella lotta contro il COVID-19 in modo da lavorare protetti.
Partecipate anche voi, il vostro contributo verrà utilizzato per fornire le cure mediche e l’assistenza umanitaria a chi ne ha più bisogno negli oltre 70 paesi del mondo.