Alzi la mano chi da bambino non ha mai costruito nascondigli, tane o una tenda? Ricordo cha da bambina con mio fratello utilizzavamo rami, scatoloni di cartone, lenzuola, manici di scopa e tutto ciò che trovavamo per costruire le nostre casette. Il bisogno di costruirsi uno spazio chiuso tutto per sé è insito nella natura infantile.
Fin dalla prima infanzia, i bambini tendono spesso a nascondersi: dietro ad una tenda, sotto il tavolo, dentro all’armadio o sotto le coperte. All’interno del nascondiglio il bambino può decidere di dedicarsi a qualunque attività lo aggradi in quel momento: leggere da solo, pensare e meditare, parlare con fratellini e amichetti dicendosi segreti off-limits agli adulti.
È naturale e terapeutico: se inizialmente, per i più piccoli, la tana è vista come luogo personale nel quale rannicchiarsi al riparo del giudizio adulto, in intimità con il proprio Io, crescendo diventa anche un vero e proprio gioco di progettazione.
Un bastone che regge il lenzuolo trasformando il letto in una tenda canadese all’interno della quale leggere avventure di pirati armati solo di una pila; scatoloni nell’angolo del salotto per nascondersi agli occhi adulti; anche solo una fitta cupola di rami in giardino, strutturata naturalmente in modo da potersi nascondere e prendere il tè con le amichette: dentro o fuori casa, il bambino prima o poi sente la necessità di creare questi piccoli luoghi isolati. Più cresce il bambino più le strutture si fanno sempre più complesse e accoglienti.
All’interno del nascondiglio, il bambino si sente a suo agio. Può comportarsi come meglio crede, magari facendo qualche strappo alle regole quotidiane da rispettare in casa e fuori casa: dentro la tana tutto è possibile.
Il nascondiglio è il posticino personale del bambino. Lì, è lui il capo. Solo persone fidate e autorizzate possono entrarci. Questo perché, tra i sei e gli undici anni, la personalità del bambino inizia a svilupparsi e a marcare un forte senso del Sé, ad acquisire autonomia psichica.
Tende e nascondigli sono un gioco economicamente povero ma educativamente ricco.
Tappetino educativo TIPPY 3 in 1
Oggi si trovano in commercio meravigliose tende teepee e bellissime casette prefabbricate con finestrelle. Ma è bene anche lasciare spazio alla fantasia e all’ingegno dei più piccoli nell’arredamento e nella personalizzazione dei nascondigli.
Io ho scelto il tappetino educativo 3 in 1 di Kinderkraft che potete acquistare QUI. TIPPY è un originale tappetino con 3 soluzioni pratiche: un tappetino educativo con le barre dei giochi, un tappetino con la tenda gioco tepee e un tappetino singolo. Sarà utile al bambino sin dalla nascita e pure negli anni seguenti.
Sul tappettino sono impressi i continenti e gli animali che ci vivono. Sono scritti in inglese – negli anni successivi permetteranno di imparare l’inglese in modo libero e naturale senza tralasciare il divertimento. Il design originale e la cura nei dettagli, fanno sì che, il tappetino aggiungerà un tocco di classe alla cameretta.
Il tappetino educativo TIPPY stimola la crescita del bambino nei primi mesi di vita: lo incoraggia ad alzare la testa, a prendere i giocattoli, a girarsi dalla pancia alla schiena e migliora il coordinamento viso-motorio.
Il set comprende i seguenti giocattoli: una simpatica orca in tessuto di peluche con un massaggiagengive, una rondine in tessuto di peluche con i nastri, un sonaglio con una foglia di peluche, uno specchietto e due giocattoli che emettono i fruscii.
Il piccolo adora giocare a nascondino? TIPPY sarà perfetta per lui! La tenda gioco tepee ha 2 finestrine con le tendine realizzate in tessuto, grazie alle quali il genitore può vedere liberamente cosa sta facendo il bambino al suo interno, e giocare con lui a “bubù-settete!”.
Le barre dei giochi regolabili, sono realizzate in morbida gommapiuma, grazie alla quale il genitore può stare tranquillo per il bambino mentre gioca. La robusta cucitura e l’assenza di elementi sporgenti garantiscono la sicurezza e il comfort del bambino. Il tappetino è leggero, quindi si può portare ovunque anche in vacanza.