Milano, capoluogo lombardo e centro strategico dell’economia, della finanza e del business in generale a livello nazionale ed europeo, è anche un’ottima base per esplorare zone limitrofe e provinciali che garantiscono piacevoli gite fuoriporta all’insegna del relax e dell’arte e della cultura spesso a contatto con realtà naturalistiche e faunistiche.
Da quasi due anni abito a Milano, una città che non conosce pause, sempre attiva giorno e notte sia che si tratti di spostamenti a livello lavorativo, che di incontri mondani. Vita frenetica quindi, ma anche piacevolmente dinamica, precisa e alla moda come è lo spirito della gente e il modo di relazionarsi di chi ormai vive in simbiosi con la città metropolitana. Il traffico abituale quotidiano ed il grigiore del cielo, ci spinge però spesso a fuggire e a scoprire nuovi luoghi e realtà nei dintorni delle province circostanti. Accanto alle mete più conosciute infatti, c’è un lato più intimo, insolito ed affascinante di Milano che vale la pena scoprire. E cosí, passati i primi mesi nella capitale meneghina, ho iniziato anche io a guardarmi intorno e scoprire le tante bellezze della regione Lombardia. A proposito, vi rimando ad un articolo del magazine di Expedia che ho trovato particolarmente utile per cominciare questa scoperta e che elenca 14 gite fuori porta da non perdere. Qui di seguito invece, ho scritto la lista fatta della mia esperienza personale. Siete pronti a prendere nota dei luoghi? Parola d’ordine … muoversi e lasciarsi guidare dai sensi.
- Abbazia di Chiaravalle
È una delle più grandi e rinomate abbazie che sorgono nell’area sud di Milano. Si tratta di un complesso monastico cistercense di grande importanza spirituale, storica e artistica, nonché caposaldo dello sviluppo agricolo dell’area circostante. L’abbazia fu fondata nel 1135 da San Bernardo di Chiaravalle alla guida di un gruppo di monaci provenienti dalla Francia. Animati dalla volontà di ritornare alla fedele osservanza della regola benedettina “ora et labora” i Cistercensi si insediavano fuori delle città, dedicandosi al lavoro dei campi, bonificando e rendendo fertili le terre, contribuendo allo sviluppo dei territori nel rispetto dell’ambiente circostante. Il monastero divenne ben presto il fulcro di una florida azienda agricola, irrigata da una rete di rogge, le cui acque erano sfruttate anche per azionare i mulini utilizzati per macinare il grano, come quello adiacente all’abbazia. Tra le curiosità si segnala che nel chiostro della chiesa è possibile ammirare dei graffiti che sarebbero stati eseguiti da Bramante e raffiguranti la Milano dell’epoca: il Duomo ancora privo delle guglie, il Castello Sforzesco con l’antica Torre del Filarete, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie in costruzione.
A metà del vialetto che conduce alla Chiesa, a destra, si trova la “Bottega dei Monaci”, aperta da martedì a domenica, dove si possono acquistare prodotti gastronomici dell’Abbazia di Chiaravalle: tutto a km 0 dalle confetture di frutta al miele alle tisane e latticini salumi e golosità dolciarie; e ancora piante ed erbe officinali, rimedi naturali, cosmetici, vini, birre, prodotti da forno e uova fresche, polli, conigli di qualità il tutto confezionato ed etichettato dai monaci stessi. Sarà difficile uscire da questa bottega a mani vuote!
È possibile poi degustare alcune prelibatezze presso il Ristoro dell’Abbazia, un luogo di sosta all’interno del cortile dell’abbazia.
- Vigevano, la città dei duchi
Vigevano è una piccola meraviglia che si trova tra Milano e Pavia. In questi luoghi il duca Ludovico Il Moro fece realizzare quella che per lui doveva essere una città ideale, costruita secondo i dettami dell’arte e del pensiero rinascimentale. La sua Piazza Ducale, disegnata dal Bramante e da Leonardo, è un gioiello dalla bellezza unica. È addirittura considerata una delle piazze rinascimentali più belle d’Italia. In origine la grande piazza doveva fungere da ingresso regale all’imponente castello visconteo-sforzesco, uno dei più grandi d’Europa. Attraverso la torre del Bramante, simbolo della città, si percorre una rampa che conduce al castello.
Piazza Ducale, uno dei primi esempi di piazza rinascimentale realizzati su modello del forum romano, si presenta come un rettangolo di 134 metri di lunghezza e 48 di larghezza, edificato su tre lati e il quarto è occupato dalla Chiesa cattedrale.
La piazza è estremamente elegante e armoniosa, è bello fermarsi sotto i portici a prendere un caffè o sorseggiare un aperitivo, ammirando la bellissima pavimentazione. Si rimane stupiti alla vista dei comignoli di mattoni che fanno capolino dai tetti delle case, tutti volutamente diversi l’uno dall’altro perché riproducono le torri dei castelli che facevano parte del feudo di Vigevano ai tempi degli Sforza.
Oltre alla cattedrale di Sant’Ambrogio usciti in piazza si accede al Palazzo Ducale utilizzando uno delle sue entrate, quello sotto i portici, tra i negozi, dove è situata la rampa, che conduce alla Torre del Bramante.
Ma Vigevano è rinomata anche e soprattutto per la sua eccellente produzione calzaturiera. Sono secoli che la cittadina del pavase eccelle nell’arte di fare le scarpe: un’arte così antica e radicata nell’economia locale, che già nel 1392 gli Statuti Comunali furono costretti a dedicare un intero capitolo alla proibizione di procedere alla conciatura e alla lavorazione della pelle almeno sulla pubblica piazza.
Ma per rendersi conto di quanto la produzione di scarpe rappresenti la maggiore tradizione artigianale di Vigevano, vi consiglio di visitare il Museo Internazionale della Calzatura Pietro Bertolini, ospitato nella seconda scuderia del Castello di Vigevano.
- Bergamo Città Alta
La città di Bergamo è nota per la suddivisione in città alta e città bassa. La Bergamo Alta, risalente all’età del Medioevo, rappresenta il nucleo più antico dell’intera città e vanta una posizione dominante sugli altri territori, mentre la Bergamo Bassa, nasce come espansione della prima e per gestire lo sviluppo commerciale e le faccende economiche.
La Bergamo Alta ha due fulcri importanti: Piazza Vecchia e Piazza del Duomo. Le due piazze sono spesso affollate di gente che approfittano dei numerosi bar per fare delle pause gastronomiche con le specialità locali.
Per raggiungere la Città Alta partendo dalla Bergamo Bassa si può utilizzare la funicolare, che vi eviterà le strade ripide e tortuose necessarie per arrivare nel cuore più antico di questa splendida città.
Le mura che circondano Città Alta furono costruite dalla Repubblica di Venezia tra il 1561 e il 1588. In quell’epoca, Bergamo rappresentava l’estremità occidentale della Serenissima e rivestiva un ruolo di importanza strategica, data la sua collocazione geografica.
Le mura venete, lunghe circa sei chilometri, circondano interamente Bergamo Alta e ogni tanto sono intervallate da piattaforme e baluardi dove si può godere una splendida vista sulla città sottostante.
Piazza Vecchia è il simbolo di Bergamo Alta nonché la piazza principale della cittadina. Qui sono concentrati tutti gli edifici di maggior interesse: il palazzo della Ragione, la torre civica, anche detta “il Campanone” e il palazzo della biblioteca. Al centro della piazza si trova la Fontana di Piazza Vecchia.
Attraversando la piazza e infilandosi nel porticato al di sotto del Palazzo della Ragione, si sbuca in piazza Duomo, che custodisce quattro bellezze vere e proprie: il Duomo di Bergamo, la Cappella del Colleoni, il Battistero e la Basilica di Santa Maria Maggiore. Fermatevi ad ammirare anche l’antica meridiana sotto ai portici.
- Parco Faunistico Le Cornelle
Il Parco delle Cornelle è un parco faunistico situato a Valbrembo, in provincia di Bergamo, nato con l’intento di avvicinare l’uomo con la natura. Il Parco accoglie circa 120 specie di animali, tra mammiferi, volatili e rettili, specie provenienti da tutto il mondo. I valori che il Parco Faunistico Le Cornelle ritiene fondamentali per la propria attività sono la conservazione, la ricerca, l’educazione. Grazie ai suoi bassi recinti si cerca di invogliare l’incontro tra uomo e natura. Vi stupirete come al Parco faunistico delle Cornelle gli uccelli siano liberi di volare lontani dalle solite gabbie, e di certo non scapperanno…perchè sono nate cresciute in quel luogo e sanno che li troveranno sempre riparo e buon cibo. Ovviamente per alcuni animali, i più feroci, lo zoo faunistico è dotato di recinzioni. Il Parco le Cornelle è uno dei pochi parchi che è riuscito a salvaguardare alcune rare specie animali che erano in via di estinzione come la Tigre Bianca, il Leopardo delle Nevi, il Bongo e il rarissimo Leone Bianco.
Nel Parco si entra a piedi e, percorrendo un sentiero guidato, si può vivere un’esperienza emozionante; è diviso in 5 aree tematiche. L’ISOLA ALDABRA, nella quale è stata ricreato l’habitat tipico delle Seychelles, con una lussureggiante foresta ricca di essenze tropicali. Nell’isola di Aldabra potete ammirare le tartarughe giganti delle Seychelles e altri piccoli animali tipicamente esotici. L’OASI DEI GHEPARDI è un’ampia area di prato, alberi, rocce e ruscelli a disposizione di questi spettacolari felini. La SELVA TROPICALE è ricca di specchi d’acqua e una folta vegetazione che ricrea l’habitat delle molte specie animali ospitate, il tutto visitabile attraverso una passerella per conoscerle più da vicino. La SAVANA, dove si potrà vivere un’esperienza unica in cui incontrare zebre, rinoceronti, antilopi e gru coronate. La PINNAWALA, L’Oasi degli Elefanti, è caratterizzata da una grande vasca d’acqua, con un fiume, una cascata e rocce dall’aspetto naturale che consentono agli animali di vivere in un ambiente a loro consono.
Una gita perfetta per le famiglie, ma anche per gli adulti che vogliono ancora emozionarsi come bambini.
- Villa Taranto e Isola Superiore
I Giardini Botanici di Villa Taranto si trovano sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, a Pallanza e sono stati decretati i più belli del mondo superando anche quelli della Reggia di Versailles. Villa Taranto è conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza e per la ricchezza di specie floreali che ospita. Ideati dal Capitano Mc Eacharn nel 1931, questi giardini dalle mille sfumature cromatiche e dai mille inebrianti profumi regalano da marzo a novembre meravigliose scenografie floreali ai visitatori.
Si può raggiungere anche via lago. La Navigazione Lago Maggiore ha un proprio scalo di fronte all’entrata dei giardini, la fermata del battello è ‘Villa Taranto’.
Io ho visitato Villa Taranto nel periodo di giugno e si mostrava nel suo pieno splendore, fiori e odori e colori lungo tutto il percorso, e il cinguettio degli uccellini tutt’attorno. Finita la visita ho preso il battello e dopo aver fatto il giro del lago Maggiore, mi sono fermata sull’Isola Superiore, dove ho degustato un bel pranzetto a base di pesce … ovviamente vista lago!
- Lago di Como
La regione dei laghi, a nord di Milano, è facilmente raggiungibile in treno o in auto e in poco meno di un’ora si arriva sulle sponde del lago Como. Le nobili ville che versano su di esso sono caratterizzate da lussureggianti giardini botanici che meritano davvero di essere visitati. A ridosso del lago e ai piedi delle montagne sorgono pittoreschi paesi, ville di ogni tipo, giardini incantati e con percorsi naturalistici. Qui potrete trovare molte delle più belle località della regione come Bellagio, Varenna, Cernobbio o Menaggio. Ci sono poi le ville nobiliari sul lungo lago, come Villa Carlotta e Villa Balbianello.
- San Pellegrino Terme
Se si è alla ricerca di relax, non potete non fare una puntatina a San Pellegrino Terme, vicino Bergamo, nel cuore delle Alpi Orobie. Questa cittadina, attraversata dal fiume Brembo, è stata realizzata seguendo lo stile liberty ed era divenuta di moda e molto frequentata durante il periodo della Belle Epoque.
Già dai primi del Novecento San Pellegrino Terme si era dotata di strutture e servizi che stupivano i visitatori e che concorsero a diffonderne la fama, come il Casinò, le Terme immerse nel verde e il Grand Hotel.
Le fonti di San Pellegrino erano note già fin dal Medioevo, ma fu solo nel Settecento che si incominciò a sfruttarne le proprietà terapeutiche. Sul finire dello stesso secolo e all’inizio del Novecento la località divenne un centro termale di prim’ordine.
La Grande Guerra segnò il declino delle terme, mentre cresceva lo sfruttamento delle ottime fonti. Chi non conosce l’acqua minerale e l’aranciata S.Pellegrino!
Non può mancare una visita alle grotte del sogno, le grotte più importanti in Lombardia. Aperte al pubblico nel 1907, sono state attrezzate di sentieri e passaggi ideati per immergersi nell’affascinante paesaggio, ricco di stalagmiti, stalattiti e particolari sagome scultoree.
- Castello Bonoris di Montichiari
Se siete amanti delle storie di castelli, principesse e cavalieri non potete non visitare il Castello Bonoris a Montchiari. Il castello, costruito attorno al 1100, è circondato da un vasto parco e sorge sul colle di San Pancrazio dominando scenograficamente il nucleo storico della città, con torri e mura merlate. Alla fine del 1800 il nuovo proprietario Gaetano Bonoris colto erede di una famiglia mantovana, trasformo il castello da baluardo di difesa in un’elegante dimora di ispirazione neogotica e romantica. Oggi l’ingresso è costituito da un ponte levatoio affiancato da due torrette e la facciata mostra lo stemma di Montichiari e del suo patrono San Pancrazio. All’interno spicca la ricchezza dei materiali, delle decorazioni ad affresco e degli arredi d’epoca. La visita ha anche un tocco di mistero con la sorpresa di una cassaforte segreta scoperta alla morte del Conte proprietario del castello.
Durante l’anno spesso vengono organizzati eventi con rievocazioni in costume e visite gratuite al maniero.
- Valle Verzasca, il cuore verde del Canton Ticino in Svizzera
La Valle Verzasca è un luogo idilliaco immerso nel verde da non perdere assolutamente. Si tratta di un canyon attraversato dalle acque verde smeraldo e gelide del Fiume Verzasca, con rocce striate di diversi colori, che formano cascate scroscianti. Questa valle è una meta amata dagli escursionisti e dai cliff divers. In particolare all’altezza del paese Lavertezzo si trova un ponte romanico in pietra a due arcate di origine medioevale, meglio conosciuto come “ponte romano” o “ponte dei salti”, dove i tuffatori più abili amano esibirsi nelle più svariate evoluzioni.
Un sentiero permette di costeggiare il fiume e tra la vegetazione rigogliosa si scoprono dei paesaggi da favola e ogni tanto spuntano casette in pietra tipiche del Canton Ticino.