Pronti per partire? Ebbene sì, e sempre puntuali, giovedì 6 giugno nel primo pomeriggio raggiungiamo il gate di imbarco dell’aeroporto di Milano Malpensa. Ci lasciamo alle spalle una giornata piuttosto uggiosa, quella milanese, caratterizzata da un tempo ancora incerto e stordito da tuoni e lampi e continui rimbalzi di grandine sui tetti che nulla lasciano presagire a un imminente inizio di estate. Direzione? Sempre Italia, ma molto più a sud questa volta, dove il caldo è già arrivato e il vento africano è lì, pronto ad acchiocciolare i turisti spiaggiati sui lidi delle terre calabresi.
Il volo Easyjet sta per atterrare, dopo circa 2 ore, all’aeroporto di Lamezia Terme ma con una virata ancora in alta quota ci mostra compiaciuti i contorni geografici della Calabria come se consultassimo un atlante in larga scala, dove le onde dei due mari, Ionio e Tirreno, sbattono sulle coste della regione e in lontananza si uniscono nello stretto che stacca la Sicilia.
Il Grand Hotel Terme delle Terme
Recuperati i bagagli all’uscita dell’aeroporto un autista privato con navetta è pronto a guidarci, insieme ad altri ospiti, al Grand Hotel delle Terme Luigiane percorrendo la strada statale panoramica che costeggia il mare Tirreno per un tratto lungo circa 100 Km.
Al nostro arrivo ad accoglierci il personale della direzione con lo staff organizzativo, che ci allieta offrendoci un cocktail di benvenuto.
L’Hotel, con il Parco Termale Acquaviva adiacente e la Stazione di cura annessa, sviluppa un complesso unico in Italia immerso in un’oasi verdeggiante tra boschi di faggi e castagni, in un territorio compreso fra i comuni di Acquapesa e Guardia Piemontese in provincia di Cosenza.
È una prestigiosa struttura realizzata negli anni ’60 e che conserva maestosamente l’archetipo vintage proprio di quel periodo. Un esemplare perfetto dove tutto è rimasto immutabile nel tempo proprio come quell’odore di zolfo che nell’aria da sempre caratterizza quell’area.
Sobrietà ed eleganza si mescolano a uno stile di arredamento classico: il bianco marmoreo del pavimento riflette le combinazioni cromatiche vibranti dei salotti in cui il giallo dei divanetti contrasta il verde delle piante da interno collocate numerose a fianco dei tavolini e agli angoli delle pareti; tutto è tirato a lucido da personale alberghiero impeccabile e sempre pronto ad accogliere migliaia di turisti non solo italiani, ma anche stranieri provenienti soprattutto dalla Russia e dai paesi del centro Europa.
Le proprietà terapeutiche delle acque Luigiane
Il giorno successivo visitiamo la Stazione di cura delle Terme Luigiane. Il direttore sanitario ci spiega e ci mostra nel dettaglio come avvengono le cure a base di fango e le inalazioni solfuree a scopo terapeutico. Un’equipe medica eccellente esegue visite e trattamenti specifici a seconda delle diverse patologie: malattie reumatiche, delle vie respiratorie, ginecologiche, dermatologiche ed otorinolaringoiatriche; molte prestazioni termali sono convenzionate e il Servizio Sanitario Nazionale può erogare un servizio di cure termali all’anno a chiunque lo richieda.
In tarda mattinata poi, passeggiando a poche decine di metri dall’hotel scopriamo l’origine delle acque solfuree. L’odore di zolfo si fa più intenso e ci viene spiegato come l’acqua sgorga dal terreno a una temperatura naturale di 47°C, conservando le sue caratteristiche organolettiche: si tratta di acque ipertermali solfuree e salso bromojodiche con il più alto grado solfidrometrico d’Europa (173 mg/l) dall’elevato potere curativo. Si arricchiscono di minerali in profondità grazie alla proliferazione di microorganismi che danno corpo, nelle fangaie, a copiose masse di alghe ricche di zolfo e vitamine liposolubili (A e E). Il fango costituito viene dunque prelevato con un sistema di meccanizzazione dalle vasche di maturazione ed è rinomato per la sua efficacia terapeutica venendo utilizzato per diverse applicazioni, all’interno della Stazione di cura.
Nel pomeriggio dopo aver pranzato in Hotel, ci concediamo un po’ di relax all’interno del Parco Termale Acquaviva. Qui troviamo tre piscine di acqua termale fluente con idromassaggio terapeutico; il parco è curato nel dettaglio con suggestivi vialetti contornati da aiuole floreali, aree con lettini e sdraio, e un bar con terrazza dove l’animazione dell’Hotel è pronta a intrattenere gli ospiti con musica e attività in acqua. Un centro benessere SPA offre la possibilità di rigenerarsi all’interno di spazi dedicati grazie ai trattamenti estetici per viso e corpo e ai percorsi relax: bagno turco panoramico, cascata di ghiaccio, doccia emozionale, vasche di acqua calda e fredda per riattivare la circolazione.
Il tour lungo la Riviera dei Cedri
Durante il nostro soggiorno visitiamo Guardia Piemontese, un borgo costruito su un’altura di circa 500 m d’altezza sul livello del mare dove ammirevole è la vista del tramonto che si specchia sul mare. Ci viene spiegato come qui gli abitanti conservino gelosamente le loro tradizioni culturali e linguistiche, (la lingua occitana, di derivazione francese-provenzale è la parlata frutto di un antico insediamento di valdesi tra il XIII e XIV sec. e tutt’oggi è insegnata alle scuole dell’obbligo). Un museo per l’occasione è allestito presso il Centro Culturale Pascale, con pannelli esplicativi e sale con audiovisivi che raccontano la storia dei Valdesi giunti in Calabria e in particolare a Guardia Piemontese.
Il giorno successivo proseguiamo con la visita di Scalea, un altro borgo particolare che si sviluppa su una piccola collina dove le numerose scalinate serpeggiano e creano vicoli caratteristici e dove sorge il centro storico. Da una terrazza in alto si può gustare il panorama e la fascia del litorale tirrenico che prende il nome di Riviera dei Cedri, rinomata per la diffusione della coltivazione dell’agrume.
L’ultima tappa è Diamante, suggestiva cittadina conosciuta soprattutto per i murales, dipinti che colorano le facciate esterne delle abitazioni, raffiguranti paesaggi con soggetti che legano con la tradizione storica e culturale del paese e che si possono ammirare tranquillamente passeggiando lungo le strade del centro storico tra ristoranti tipici bar e negozi che vendono souvenir e prodotti gastronomici locali.
Finalmente il mare
Una giornata al mare non poteva mancare, ed ecco che nella mattinata di sabato il nostro autista ci porta al più vicino lido che dista solo 2 km dall’Hotel: abbandoniamo l’odore di zolfo per assaporare la brezza marina. Insieme agli altri ospiti ci rilassiamo; chi sotto l’ombrellone, chi a crogiolarsi al sole o a rinfrescarsi con un tuffo in acqua.
Il pranzo ci viene offerto in un ristorante sulla spiaggia: una lunga tavolata apparecchiata in terrazza con vista mare. Tutti piatti sono a base di pesce, le portate abbondanti, dagli antipasti ai secondi, con alici, moscardini fritti, carpaccio di salmone e pesce spada, tagliolini con astice e diverse insalate ai frutti di mare. Il tutto accompagnato da pregiati vini bianchi locali.
Il nostro soggiorno si conclude domenica 9 giugno con il rientro a Milano dopo pranzo. Certamente è stata un’esperienza utile, positiva all’insegna del benessere e del relax; ci ha fatto scoprire nuovi posti e conoscere nuove realtà anche dal punto di vista storico culturale.