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Un weekend a Verona, la città degli innamorati

In una giornata soleggiata di inizio primavera ho deciso di trascorrere un weekend insieme a mio marito a Verona, città illustre della regione Veneto, famosa per la sua storicità che attrae milioni di turisti ogni anno da tutto il mondo.

Non è certamente una metropoli, ma comunque una moderna città che conserva un centro storico di raffinata bellezza con edifici e monumenti che risalgono sia al periodo romano (per esempio l’Arena, l’Anfiteatro e il Ponte Pietra) sia quello medioevale e rinascimentale (Ponte Scaligero e Castelvecchio, il Duomo, la Basilica di San Zeno Maggiore e altre chiese). Attraversata dal fiume Adige, è il secondo centro per vivacità e consistenza economica della regione, dopo Venezia. Essendo stata questa la mia prima volta a Verona, qualche giorno prima della partenza ho deciso di informarmi sui monumenti principali e cosa vedere, per vivere al meglio la città. Tra i vari articoli online trovati, devo citare un utile post del magazine di Expedia Explore che elenca per punti i 10 monumenti, le chiese e piazze assolutamente da non perdere della bellissima città veronese.

«Verona, con le sue vecchie mura che l’attorniano, i suoi ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi ricordi del medioevo, ha una grande aria che incute rispetto.»  Paul Valéry, poeta

Arrivati nel pomeriggio soggiorniamo presso il maestoso Best Western hotel sito a San Giovanni Lupatoto, paese decentrato a pochi chilometri dalla città. Il personale alla reception gentilissimo ci indica le aree e i monumenti di spicco da visitare oltre a mostrarci su una mappa alcune trattorie tipiche dove poter gustare prelibatezze locali.

Ecco che, sul far del tramonto ci rilassiamo passeggiando lungo il fiume Adige, e approfittiamo per scattare qualche foto ricordo nei pressi del Ponte Pietra, il più antico della città: costruito originariamente in legno fu in seguito ristrutturato a causa di crolli parziali per poi essere realizzato interamente in pietra all’inizio del 1500.

Oltrepassato il ponte saliamo le gradinate che portano sino all’altura di Castel San Pietro dove incantevole è la vista panoramica. L’occasione di gustare il tramonto sopra la città sorseggiando un aperitivo non poteva mancare e il fascino della città è ammirevole con vista in primo piano dei i campanili del Duomo e della chiesa di Santa Anastasia che spuntano tra i tetti delle case e le vie illuminate della città.

Subito a ridosso del colle si può visitare il Teatro Romano e il Museo Archeologico sito di grande interesse storico e culturale. L’edificio costruito in età Augustea, ben più ricco di quanto possa apparire oggi, possedeva un monumentale spazio scenico che si affacciava verso il fiume contornato da notevoli sculture tutte esposte all’interno del museo archeologico insieme a mosaici e altri reperti.

Il giorno successivo dopo un’abbondante colazione in albergo ci siamo diretti verso piazza Bra, la più grande della città che accoglie nel suo splendore l’Arena, il terzo anfiteatro al mondo per grandezza dopo il Colosseo di Roma e quello di Santa Maria Capua Vetere di Napoli. In epoca romana si tenevano combattimenti di gladiatori, mentre oggi è usata per esecuzioni pubbliche, fiere, rappresentazioni teatrali, musicali e operistiche.

Conclusa la visita percorriamo via Mazzini, rinomata non solo per negozi e boutique di alta moda ma anche e soprattutto per la particolarità e cura degli edifici storici; la moderna pavimentazione, in luminosa pietra locale, sottolinea i diversi prospetti delle abitazioni che danno sulla strada. In fondo a via Mazzini incrociamo via Cappello dove al civico 23 è situata la celebre casa di Giulietta con il balcone dove secondo la tradizione Romeo si sarebbe arrampicato per raggiungere la bella amata.

Oltrepassiamo il fiume Adige questa volta tramite Ponte Nuovo per dirigerci verso Palazzo Giusti dove annesso vi è uno dei più eleganti giardini rinascimentali d’Italia. Ideato nel 1580 giustappone deliberatamente artificio e natura; il giardino inferiore con siepi potate geometricamente, sentieri ghiaiosi e piante in vaso fa da contrasto a quello superiore più naturale. Una scala segreta in una piccola torretta scavata nella roccia conduce nella parte alta del giardino dove ricavato è il belvedere sopra la testa del mascherone. Appena entrati ci siamo soffermati stupiti di fronte al Cipresso di Goethe vecchio di oltre 600 anni che conserva intatto un tronco ramificato poderoso. Lo stesso Goethe lo cita in “Viaggio in Italia” del 1817. Attraversiamo, quindi, il Labirinto ridisegnato da Luigi Trezza nel 1786, e poi il “parterre” alla francese dove collocate sono cinque statue di divinità olimpiche: Diana, Venere, Atlanta, Apollo e Adone. É originale come lungo i sentieri piante di limoni con i loro frutti fanno da decoro alle aree verdi circostanti.

A fianco al giardino è situato il nobiliare Palazzo Giusti dove si accede dalla Corte d’onore cinta da mura merlate a coda di rondine. La struttura è suddivisa in due grandi appartamenti e un salone centrale per i ricevimenti, mentre sulle pareti e soffitti si notano numerosi affreschi che assieme agli arredamenti curatissimi valorizzano l’abitazione della famiglia Giusti dove risiedeva tra il 1800 e il 1900.

A mezzogiorno per il pranzo decidiamo di fermarci presso l’Osteria Enoteca Alcova del Frate, per degustare piatti e vini della tradizione veneta; situata nel centro storico a pochi passi da Ponte Pietra si presenta come posto rilassante e tranquillo, dall’atmosfera rustica ma elegante al tempo stesso.

Nel pomeriggio visitiamo due chiese: il Duomo, realizzato a partire dalla prima metà del XII sec. che reca un magnifico portale romanico, opera di Nicolò. Qui egli scolpì le figure di Olivio e Rolando muniti di spada, due cavalieri di Carlo Magno le cui imprese sono celebrate dalla poesia medioevale, mentre all’interno l’attrattiva maggiore è indubbiamente l’Assunzione delle Vergine di Tiziano.

Poi ci dirigiamo verso la Basilica di San Zeno Maggiore, costruita tra il 1123 e il 1135 per ospitare la tomba del santo Patrono di Verona, San Zeno. La chiesa è tra le più ornate di Italia. La facciata è abbellita con un imponente rosone, rilievi marmorei e un grazioso protiro. All’interno la navata centrale offre un colpo d’occhio formidabile con un magnifico esempio di soffitto a chiglia che ricorda l’interno di una imbarcazione capovolta. A fianco della basilica è situato il chiostro con archi romanici da un lato contrapposti a quelli gotici a sesto acuto dall’altro.

Verso sera prima del nostro rientro a Milano, visitiamo Piazza delle Erbe, che prende il nome dall’antico mercato delle erbe della città. Notiamo numerose bancarelle ombreggiate da teloni dove vendono di tutto: panini con carne arrostita, frutta fresca, funghi di bosco, gelati e svariate qualità dolciarie. Adiacente alla piazza sorge Palazzo Maffei di età barocca sormontato da statue, mentre al centro vi è la fontana risalente al XIV sec., che suo malgrado passa inosservata per il richiamo di negozi, ristoranti e bancarelle.

Dietro Piazza delle Erbe notevole è anche Piazza dei Signori dove si innalza elegante la statua di Dante Alighieri, il cui sguardo sembra essere rivolto all’imponente Palazzo del Capitano, un tempo sede dei comandanti militari di Verona. Accanto ad esso si trova l’altrettanto severo Palazzo della Ragione o corte di giustizia, struttura tipicamente romanica oggi sede espositiva di grande prestigio.

Percorriamo quindi corso di Porta Borsari che diventa corso Cavour per arrivare al Ponte Scaligero con a fianco il museo di Castelvecchio edificio realizzato intorno la metà del 1300 con preciso scopo di difesa del territorio circostante. Il glorioso castello costruito da Cangrande II ospita ora una delle più raffinate gallerie d’arte del Veneto; nella prima sezione sono conservati materiali di epoca tardo romana e paleocristiana – oggetti placcati in argento, spille del V sec. vetri con dipinti religiosi e di vita pastorale. L’altra sala é dedicata all’arte medioevale e al primo Rinascimento: ecco che troviamo opere di schietto realismo e oggetti di pregio come gioielli, armature, spade e borchie di scudi.

Verona è sicuramente un’autentica città d’arte che vale la pena visitare, e in qualsiasi momento dell’anno si possono gustare le sue bellezze storiche e naturali di elevato spessore culturale. Inoltre è opportuno tenere d’occhio i numerosi eventi fieristici che hanno luogo con ricorrenza annuale, come ad esempio il Vinitaly ad aprile, il Sol&Agrifood a febbraio o la fiera dei cavalli a novembre, e le rassegne musicali spesso ospitate nell’Arena durante il periodo estivo.

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